
Il 21 Febbraio il gruppo di lettura “LeggereLeggero” di Italia&Altrove – Francoforte si è incontrato online per parlare del libro “Gridalo” di Roberto Saviano.
“Gridalo” è un libro che si discosta nettamente dai precedenti di Saviano, come le indagini sui fenomeni malavitosi di Gomorra o Zero Zero Zero e dai romanzi tipo La paranza dei bambini che mostrano la realtà violenta delle periferie metropolitane.
Questo libro, direi più un saggio o un pamphlet che un romanzo, è un appello, una guida per rinforzare la democrazia e un manuale per denunciare soprusi e violenze. Il Nostro, mostrando esempi di donne e uomini che hanno pagato anche con la vita il bisogno di affermare scomode verità, ci dà in mano un prontuario per continuare ad esprimere liberamente le proprie opinioni, convinzioni e ideologie in assoluta libertà.
“Gridalo” inizia con Saviano che si ferma davanti alla scuola che era la sua e si rivolge al ragazzo che è stato. Sa che quel ragazzo è solo e il suo cammino non sarà affatto facile e per questo lo scrittore gli affianca dei compagni di viaggio, che lo faranno sentire meno solo e lo guideranno nel difficile cammino della vita.
Questi compagni sono figure notevoli che vanno dall´antichità come Ipazia e Giordano Bruno fino ad arrivare a figure più moderne, Anna Achmatova, Martin Luther King, Francesca Cabrini ed altri. Ma ci sono anche personaggi che non ci saremmo aspettati come Joseph Goebbels e poi storie di giovani italiani costretti a emigrare.
Saviano ne parla con un linguaggio scorrevole e potente sempre suffragato da note e richiami che mostrano il suo amore per la precisione e la profondità dello scrittore di inchiesta. Le storie che narra svelano dinamiche nascoste, pericolose e pongono domande ineludibili.
Questo libro ha suscitato un notevole dibattito tra i partecipanti, poiché non ha lasciato nessuno indifferente e infatti le storie offerte dal Nostro ci hanno fatto riflettere e discutere e possiamo anche dire che si sono riverberate nelle nostre personali esperienze.
Saviano ci dice, attraverso la scrittura, che non occorre essere santi o eroi per lottare, anche perché le donne e gli uomini di “Gridalo” non si sono arresi alle contraddizioni e alle debolezze. Le loro storie non vogliono insegnare una giusta o unica strada da percorrere e tanto meno a non sbagliare, ma pretendono di aprirci gli occhi. I partecipanti all´incontro hanno fatto notare il tono autobiografico a volte forse un po´ sopra le righe e l´appello al lettore in stile ottocentesco. Saviano parla sì di donne e uomini, ma nel contempo di sé stesso e della sua vita, sotto scorta per le minacce dei clan. Alcuni partecipanti oltre a soffermarsi sui determinati personaggi hanno ammirato e fatto risaltare la vastità e il rigore di Saviano sia nella ricchezza che nell´accuratezza delle fonti.