Conoscevo il Bookcrossing, ma in quel modo i libri fanno il loro viaggio da soli e non ritrovano più la via di casa. Con “Libera i libri” invece i libri prendono sì le ali, ma vengono accompagnati e gentilmente presentati al loro prossimo lettore e dopo esseri stati letti con calma verranno restituiti al geloso proprietario. Eh sì, proprio così: per noi che li amiamo, i libri fanno parte della nostra vita e non è facile staccarsene a meno che non li si sappia in buone mani. Perché il “Book swapping” è tutt’altro che un mercatino di libri usati, dove i proprietari si vogliono disfare dei libri di troppo, e in particolare di quelli che non sono piaciuti un granché e che nel tempo hanno accumulato più polvere che rispetto. Domenica 6 ottobre 2019 infatti i libri non si (s)vendevano, ma si svelavano come piccoli tesori.
Un’idea accattivante questa dello scambio libri, che ha attirato soci vecchi e nuovi di Italia Altrove al “Café Europa”, accogliente rifugio di un pomeriggio autunnale grigio e piovoso, da far invidiare le ottobrate romane. Così ci siamo ritrovati davanti a tè e caffè fumanti a… fare a spintoni per accaparrarci il libro che ci ispirava di più. Ma il sistema delle tre scelte ha fatto tutti contenti e ce ne siamo tornati a casa con la voglia di iniziare a leggere un libro offertoci da una persona che lo aveva gradito così tanto da volerlo condividere con qualcun altro. E tutto questo pur non sapendo il titolo o l’autore e neanche averlo potuto sfogliare prima, ma come in un appuntamento al buio, ci siamo affidati alle brevi note scritte a mano sul pacchetto e a qualche accenno raccontato su richiesta da chi il libro lo aveva scelto con cura per condividerlo con noi.
Al prossimo incontro i libri torneranno al loro padrone, a meno che non vengano intercettati da chi avrebbe voluto prenderne più di uno. Come dire: l’appetito vien leggendo.